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martedì 15 aprile 2014

La farsa delle quote rosa, le donne come strumento

Come promesso, il Presidente del Consiglio ha nominato i manager pubblici e ha mantenuto le promesse anche per quanto riguarda l'impiego delle donne per queste cariche.
Le dirigenti in questione sono:

  • Emma Marcegaglia - Presidente ENI
  • Luisa Todini - Presidente Poste
  • Patrizia Grieco - Presidente ENEL
  • Catia Bastioli - Presidente Terna
Qualcuno potrebbe dire che finalmente si pensa alle quote rosa in maniera effettiva; tuttavia è facile capire la forzatura da ricerca di consensi, quello che bisogna cambiare è il livello culturale per fare in modo che uomini e donne possano fare carriera per meritocrazia; non possiamo pensare di esserci evoluti da questo punto di vista dato che le nomine sono state fatte da un Presidente che ne approfitta, a spesa delle stesse donne, per farsi pubblicità da campagna elettorale.


Stessa cosa sarebbe accaduta in Parlamento se fosse passata la legge sulle quote rosa. Infatti, senza le preferenze dei cittadini, avremmo potuto avere un parlamento, a larga percentuale femminile, con donne scelte dai vertici di partiti capitanati sempre da uomini.

Tornando sulle nomine di Renzi è facile notare "la farsa", tutte le donne nominate ricoprono la carica di Presidente dell'azienda e mai quella di amministratore delegato, il vero ruolo di comando, saldamente ancora "azzurro".

"Caro Presidente, usare le donne come strumento non è un buon modo per valorizzarle!"

3 commenti:

  1. Oramai la farsa di Renzi è finita. Alle europeo vineranno i pentastellati e dopo saranno
    guai per tutti i politici.

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  2. FESSA CI SARAI TU CHE VOTI PD...ITALIOTA

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